EUROCEMIS esegue valutazioni del rischio sia da Radiazioni Ottiche naturali che artificiali .

Per maggiori informazioni o per un preventivo gratuito di spesa non esitate a contattarci .

Di seguito si riporta breve informativa teorica inerente le radiazioni ottiche .

INTRODUZIONE

Alle radiazioni ottiche si associa quella porzione dello spettro elettromagnetico che va dall’ ultravioletto ( UV ) all’infrarosso ( IR ), passando per il visibile (VIS ). 

– UV – Visibile e Infrarosso –

– Spettro elettromagnetico –

Le radiazioni ottiche possono essere prodotte sia da fonti naturali che artificiali . La sorgente naturale per eccellenza è il sole che , come è noto , emette in tutto lo spettro elettromagnetico . Le sorgenti artificiali , invece , possono essere di diversi tipi , a seconda del principale spettro di emissione e a seconda del tipo di fascio emesso ( coerente o incoerente ). Per quanto riguarda lo spettro di emissione , oltre all’ ampia gamma di lampade per l’ illuminazione che emettono principalmente nel visibile , esistono lampade ad UVC per la sterilizzazione , ad UVB – UVA per l’ abbronzatura o la fototerapia , ad UVA per la polimerizzazione o ad IRA – IRB per il riscaldamento . 

 – Alcuni spettri ottici caratteristici –

Tutte le precedenti lampade emettono luce di tipo incoerente , mentre , nel caso dei laser , si è in presenza di sorgenti monocromatiche ( una sola lunghezza d’ onda ), con fascio di elevata densità di energia , altamente direzionali e , appunto , coerenti ( la fase di ciascun fotone viene mantenuta nel tempo e nello spazio ). La possibilità di focalizzare un fascio di questo tipo anche a grandi distanze impone un certa cautela nell’ utilizzo dei laser e , in molti casi , l’ obbligo di adeguate misure di protezione per coloro che ne possono venire a contatto . Da qui la necessità di suddividere i laser in 4 classi , che vanno dalla classe 1 , in cui non è pericolosa l’osservazione prolungata e diretta del fascio , alla classe 4 , in cui è pericolosa anche l’osservazione della luce diffusa da uno schermo .

EFFETTI SULLA SALUTE

I principali rischi per l’ uomo derivanti da un’ eccessiva esposizione a radiazioni ottiche riguardano essenzialmente due organi bersaglio , l’ occhio in tutte le sue parti ( cornea , cristallino e retina ) e la cute .

– Interazione delle radiazioni ottiche con l’occhio : livelli di profondità delle diverse componenti –

  – Interazione delle radiazioni ottiche con la cute : livelli di profondità delle diverse componenti –

Come per le radiazioni ionizzanti , i danni procurati a tali organi possono avere un ben preciso rapporto di causa – effetto , cioè è possibile stimare una dose soglia affinché il danno si manifesti ( effetto deterministico ), oppure può non esserci una correlazione tra causa ed effetto ed allora si parla di effetto stocastico . Non tutte le lunghezze d’ onda appartenenti alle radiazioni ottiche , inoltre, hanno gli stessi effetti su occhio e cute , come mostrato nella tabella sottostante .

RADIAZIONE OTTICAOCCHIOCUTE 
 ULTRAVIOLETTOfotocheratocongiuntivite ( UVB -UVC ), cataratta fotochimica ( UVB ) 
 
eritema ( UVB – UVC ), sensibilizzazione ( UVA – UVB ), fotoinvecchiamento ( UVC – UVB – UVA ), cancerogenesi ( UVB – UVA )
 VISIBILE fotoretinite ( in particolare da luce blu , 380-550 nm ) fotodermatosi
 INFRAROSSOustioni corneali ( IRC – IRB ), cataratta termica ( IRB – IRA ), danno termico retinico ( IRA )
 
vasodilatazione , eritema , ustioni  

– effetti dell’interazione delle radiazioni ottiche con occhio e cute –

Nel caso in cui la sorgente luminosa sia rappresentata da un laser , gli effetti sopra riportati risultano , nella maggior parte dei casi , amplificati e spesso irreversibili . Questo è dovuto alle caratteristiche che un fascio laser possiede . Anche per questo si parla spesso di rischi indiretti da laser , come incendi ed esplosioni . Un discorso a parte meritano le sorgenti ( laser o non ) di luce blu ( 380 – 550 nm) e quelle di IRA . Entrambe queste lunghezze d’ onda vengono focalizzate dall’ occhio e pertanto contribuiscono alla dose assorbita dalla retina . La luce blu viene spesso sottovalutata in quanto appartenente allo spettro di luce visibile e quindi erroneamente considerata ” sicura “. Le sorgenti di IRA , invece , pur giungendo fino alla retina , risultano ” invisibili ” e quindi, in presenza di una loro forte intensità , non vengono minimamente ostacolate da quei meccanismi istintivi come il riflesso palpebrale o quello di allontanamento . 

INCIDENZA

E’ molto difficile avere stime attendibili sull’ incidenza di infortuni professionali dovuti all’esposizione a radiazioni ottiche . Questo lo si può capire se si pensa principalmente a due ragioni . La prima è che , a parte alcune eccezioni ( eritema ustioni ), gli effetti non sono immediatamente riscontrabili . La seconda è che ogni giorno ciascuno di noi è esposto alla luce , sia artificiale che solare , in dosi difficilmente quantificabili e secondo modalità ( luce diretta o diffusa ) estremamente disomogenee . Ad ogni modo patologie come i tumori della pelle , tra cui il melanoma , sono ormai da tutti riconosciute fortemente dipendenti dall’ esposizione a radiazione ottica ultravioletta . Nel caso dei laser , invece , le lesioni si manifestano molto più velocemente ed è per questo che , nel loro maneggiamento , il personale è tradizionalmente più cauto ( e di solito anche più formato ) e gli incidenti meno probabili .

I PRINCIPI DELLA PREVENZIONE

  • Valutare le radiazioni ottiche secondo le metodologie proposte dall’IEC per quanto riguarda i laser e le raccomandazioni del CIE e del CEN per quanto riguarda le sorgenti incoerenti .
  • Considerare eventuali lavoratori particolarmente sensibili ( ad esempio senza cristallino ) o sensibilizzati (che usano sostanze chimiche fotosensibilizzanti ).
  • Risanare , se necessario , l’ambiente di lavoro per minimizzare i livelli di esposizione .
  • Proteggere il lavoratore mediante dispositivi di protezioni individuali ( occhiali e indumenti idonei ).

NORMATIVA VIGENTE

Fermo restando quanto affermato dall’art. 18 , e ribadito relativamente agli agenti fisici dall’art. 181 , circa gli adempimenti del datore di lavoro in merito alla valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza , inclusi quelli derivanti dalle radiazioni ottiche artificiali , il Capo V è entrato in vigore il giorno 26 aprile 2010 . Il Capo V del D.Lgs 81 / 08 stabilisce le prescrizioni minime di protezione per i lavoratori contro i rischi per la salute e per la sicurezza derivanti dall’ esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro . Questo significa che non si fa nessun riferimento a tutte quelle categorie di lavoratori esposti , per adempiere ad una determinata mansione , a radiazioni solari . E’ buona prassi , qualora fosse necessario , valutare anche questo tipo di esposizione , così come qualsiasi altro rischio per la salute e la sicurezza del lavoratore ( art. 28 comma 1 del D.Lgs 81 / 08 ). I limiti di esposizione a radiazioni ottiche ( coerenti e incoerenti ) sono riportati nell’ allegato XXXVII del Testo Unico in materia di sicurezza ( D.Lgs. 81 / 08 ). Roberto Piccin da anni esegue valutazioni del rischio da esposizioni a Radiazioni Ottiche Artificiali ( ROA ).Elenchiamo solo alcuni esempi di sorgenti valutate da Roberto Piccin :SORGENTI NON COERENTI :– saldatrice a filo ( MIG );

– saldatrice TIG ;- saldatrice a Elettrodo ;
– saldatrice per operazioni di Brasatura ; – impianto robotizzato di saldatura a TIG;
– puntatrice ;
– saldatrice ” sparachiodi “;
– saldatrice Ossiacetilenica ;
– apparecchiatura per taglio al Plasma ;
– lampada Ultravioletta ( UV ) per indurimento / incollaggio ;
– lampada di Wood ;
– lampada Ultravioletta ( UV ) per controllo di qualità ( pelle , plastica , ecc.);
– spettrofotometro ( UV – VIS );
– lampada Ultravioletta ( UV – C ) per funzioni germicide ( acquario , depuratore ,ecc.);
– lampada insetticida ( per ambiente asettico );
– lampada Infrarossi ( IR ) per preriscaldamento / rammollimento materiali ( cavi , gomme , schede elettroniche , ecc.);
– forno riattivatore munito di lampade Infrarosse ( IR ) ( riattivazione colla nelle industrie di calzature , ecc.);
– lampada Infrarossi ( IR ) per asciugatura stucco ;
– irraggiatori a Infrarossi ( IR ) per riscaldamento ambienti di lavoro ;
– Solar Box ( simulatore di invecchiamento ); 

– lampade ultraviolette ( UV ) utilizzate negli impianti di depurazione ( depuratori ) –

 SORGENTI COERENTI ( LASER ):  – dispositivo di lettura codici a barre ( bar-code ); – dispositivo Laser di sicurezza a bordo macchina ; – macchina per taglio al Laser ; – controllo integrità utensili tramite raggio Laser ( macchine utensili ); – livella Laser ; – macchina per serigrafia al Laser ; – macchina per fabbricazione semiconduttori ( celle fotovoltaiche , ecc.); – saldatrice al Laser ( microsaldature ); 

Di seguito è possibile visualizzare un interessante video del taglio automatico di lamiera con tecnologia Laser di Classe 4 :

VIDEO taglio lamiera al Laser

RADIAZIONI OTTICHE NATURALI

Il Decreto 81 ( Testo Unico per la sicurezza sul lavoro) tratta la valutazione del Rischio da Radiazioni Ottiche Artificiali ( ROA ).

Nel Testo Unico non viene quindi citato esplicitamente il rischio derivante da Radiazioni Ottiche di origine naturale e quindi NON artificiale . Trattasi principalmente delle radiazioni solari e degli effetti sulla salute della popolazione e dei lavoratori .

Allo stesso tempo, tenendo presente che il Decreto 81 dice che il datore di lavoro deve valutare TUTTI i rischi , risulta che nelle attività che comportano un’ esposizione dei lavoratori alla luce solare non trascurabile , bisogna valutare anche tale rischio ( radiazioni ottiche naturali ). Si fa riferimento, ad esempio, ad attività quali:

– Giardiniere        – Muratore        – Insegnanti di Educazione Fisica        – Contadino        – Bagnino        – Operaio edile

– Istruttore di sciRoberto Piccin è in grado di eseguire valutazioni del rischio da esposizioni a Radiazioni Ottiche Naturali ( Radiazione solare ).   

SICUREZZA FOTOBIOLOGICA DELLE LAMPADE E SISTEMI DI LAMPADE ( CEI EN 62471 ) 

La recente norma internazionale CEI EN 62471 dal titolo: ” Sicurezza fotobiologica delle lampade e sitemi di lampade ”  permette una caratterizzazione del gruppo di rischio a cui appartiene una sorgente luminosa .

Con l’avvento dei nuovi sistemi di illuminazione a LED l’argomento è ancor più delicato e di notevole importanza .

Si riporta di seguito un tipico spettro di una sorgente luminosa a LED ( LED con emissione di luce bianca ) , nel range del visibile :

Spesso i LED emettono una luce intensa di colore bianco . In tali casi, considerando un’ analisi spettrale (come da figura sopra), si vede che si ha un picco sul blu . A volte è proprio tale componente che può essere potenzialmente pericolosa ed è quindi da tenere in debita considerazione .


I principali rischi per l’uomo derivanti da un’ eccessiva esposizione a sistemi di illuminazione ( radiazioni ottiche ) riguardano essenzialmente due organi bersaglio : l’ occhio in tutte le sue parti ( cornea , cristallino e retina ) e la cute.

Il soddisfacimento della norma CEI EN 62471 garantisce che l’ esposizione agli effetti nocivi dei sistemi di illuminazione degli occhi e della cute comporti un rischio accettabile .

MISURE DI IRRAGGIAMENTO SU SORGENTI POTENZIALMENTE PERICOLOSE ALL’ OCCHIO 

Roberto Piccin esegue misure di Irraggiamento su apparecchiature / dispositivi che possono essere fonte di radiazioni ottiche artificiali potenzialmente pericolose e che quindi necessitano di una valutazione del rischio .

Citiamo, solo a titolo di esempio, la Norma CEI EN 60335-2-109 dal titolo : ” Sicurezza degli apparecchi elettrici di uso domestico e similare . Parte 2 : Norme particolari per apparecchi di trattamento delle acque con radiazioni UV ” . Tale norma prescrive che gli apparecchi di trattamento delle acque con radiazioni UV ( utilizzati ad esempio negli acquari o nei laghetti da giardino ) devono avere un irraggiamento totale non superiore a 0.003 W/m2 per lunghezze d’onda comprese tra 200 nm e 280 nm .

A livello internazionale si incontrano anche altre normative che regolamentano tali apparecchiature . Citiamo, per esempio, la Norma americana UL 979 ” water treatment appliances ” che prescrive il test denominato ” Ultraviolet Irradiance Test “.

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